Il Timorasso è un vitigno autoctono dei colli Tortonesi che ha una storia millenaria. Le prime testimonianze della sua coltivazione risalgono al XIV secolo, quando Pietro de’ Crescenzi, agronomo e scrittore del Medioevo, lo cita nel suo “Trattato di agronomia”. Nel corso dei secoli, il Timorasso ha goduto di grande popolarità, tanto da essere considerato, insieme al Cortese di Gavi, uno dei vitigni bianchi più importanti del Piemonte. Nel XIX secolo, la sua coltivazione era diffusa in un’area piuttosto ampia, che comprendeva le province di Alessandria, Pavia e Novara.
Tuttavia, l’arrivo della fillossera, un insetto che ha decimato le vigne europee tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, ha messo in serio pericolo la sopravvivenza del Timorasso. Il vitigno, infatti, è particolarmente sensibile a questo parassita, e molti dei suoi filari furono abbandonati. Nel secondo dopoguerra, la situazione del Timorasso è ulteriormente peggiorata a causa dell’abbandono delle campagne e dell’aumento dell’urbanizzazione. A metà degli anni ’70, il vitigno era ormai sull’orlo dell’estinzione, con appena poche centinaia di ettari coltivati.
A salvare il Timorasso è stato l’impegno di alcuni viticoltori illuminati, come Walter Massa, che hanno creduto nel potenziale di questo vitigno e hanno iniziato a recuperarlo. Grazie al loro lavoro, la superficie coltivata a Timorasso è gradualmente aumentata, fino a raggiungere gli attuali 500 ettari. Oggi, il Timorasso è un vitigno in forte espansione, il vino che si produce è denominato Derthona, ed è caratterizzato da una spiccata mineralità e da un sapore complesso e armonico, viene definito il “Barolo dei bianchi” e sta conquistando sempre più appassionati.
Le caratteristiche del Derthona
Il Timorasso è un vitigno a bacca bianca, che produce grappoli di media grandezza, con acini di forma ellittica e buccia sottile. Le uve hanno un sapore acidulo e aromatico, con sentori di agrumi, frutta tropicale e minerali. I vini prodotti con il Timorasso sono solitamente bianchi fermi, ma possono essere anche spumanti o passiti. Si tratta di vini di grande struttura e complessità, che possono essere invecchiati per diversi anni.
Gli abbinamenti gastronomici
I vini prodotti con il Timorasso si prestano a un’ampia gamma di abbinamenti gastronomici. Si possono servire come aperitivo, con antipasti a base di pesce crudo, crostacei o verdure, o come vino da pasto, con primi piatti di pesce, carni bianche o formaggi freschi.
Ecco alcuni suggerimenti per l’abbinamento gastronomico dei vini Timorasso:
- Aperitivo: crudi di pesce, tartare di carne, focaccia al formaggio
- Antipasti: carpaccio di pesce, crostacei, verdure grigliate
- Primi piatti: risotti ai frutti di mare, pasta al salmone, gnocchi alla panna
- Secondi piatti: pesce al forno, carni bianche alla griglia, formaggi freschi
Il Timorasso, un vitigno dalle grandi potenzialità
Il successo del Timorasso è stato immediato, e il vino ha iniziato a conquistare i mercati internazionali. Oggi il Derthona è presente in oltre 50 Paesi, e viene apprezzato da wine lovers di tutto il mondo. I principali mercati di destinazione del Timorasso sono gli Stati Uniti, il Canada, l’Inghilterra e i Paesi del nord Europa. Il vino è apprezzato anche in Asia, in particolare in Giappone e in Cina. Il futuro del Timorasso è roseo. Il vino ha tutte le carte in regola per continuare a crescere e affermarsi come uno dei vini bianchi più apprezzati al mondo
Il Timorasso è un vitigno dalle grandi potenzialità, che oggi riscuote il meritato successo. Il vino è apprezzato da un numero sempre crescente di appassionati e la sua coltivazione è in continua espansione. Il Timorasso è un vitigno che ha molto da offrire, e che merita di essere scoperto e apprezzato.